L'intera storia (2 ore) |
Figlio della Speranza
La mia storia di David Berkowitz
Possa Dio benedire chi legge questo messaggio!
Mi chiamo David Berkowitz e sono un prigioniero che è stato incarcerato nel 1977. Sono stato condannato all'ergastolo. Il mio caso criminale è noto ed è stato chiamato: "The Son of Sam".
Dieci anni dopo, nel 1987, mentre ero in una cella fredda e solitaria, Dio cambiò la mia vita. Ecco la mia storia di speranza. . .
Figlio del Tormento
Fin da quando ero un bambino, la mia vita sembrava essere piena di tormento. Spesso mi accadeva di avere dei collassi, in preda ai quali rotolavo per terra. A volte mentre questo accadeva buttavo giù i mobili che erano in casa. Quando ero in preda a questi attacchi, sentivo come se qualcosa entrasse in me. Mia madre, che ormai è morta da tempo, non aveva nessun controllo su di me. Ero come un animale che distruggeva ogni cosa. Così mio padre era costretto a bloccarmi sul pavimento finchè questi attacchi finivano. Quando frequentavo la scuola pubblica, ero così violento e distruttivo che l’insegnante, arrabbiata così tanto con me, mi prendeva, bloccandomi la testa e mi buttava letteralmente fuori dalla classe.
Mi cacciavo, oltre tutto, in un sacco di risse. A volte iniziavo a gridare senza alcuna ragione. Come conseguenza di tali episodi fu consigliato ai miei genitori, da parte dei responsabili scolastici, di portarmi da uno psicologo, altrimenti sarei stato espulso dalla scuola. Sono dovuto andare da questo psicologo una volta alla settimana per due anni. Nonostante ciò, le terapie non avevano nessun effetto sul mio comportamento. Durante questo periodo della mia vita ero colpito da momenti di profonda depressione. Quando questi sentimenti si impadronivano di me, mi nascondevo sotto il letto per ore. Oppure mi chiudevo a chiave dentro uno sgabuzzino e rimanevo lì seduto nell’ oscurità dalla mattina fino al pomeriggio. Avevo un desiderio morboso delle tenebre e sentivo l’urgenza di allontanarmi dalla gente.
Una forza era all’opera
Occasionalmente questa medesima forza malvagia si impossessava di me nel bel mezzo della notte. Quando ciò accadeva sentivo l’urgenza di alzarmi, di uscire di casa, di andare via. Rientravo a casa entrando dalla scala anti-incendio. I miei genitori non avrebbero mai saputo che ero stato fuori. Ho sempre fatto preoccupare e spaventare i miei, a causa del mio comportamento così strano. A volte passavo intere giornate senza mai parlare con loro. Rimanevo in camera mia, parlando da solo. Loro non riuscivano a raggiungermi neanche con tutto il loro amore. Molte volte li ho visti esplodere in pianto, perchè vedevano quanto ero tormentato.
Combattendo il pensiero del suicidio
Pensieri di suicidio spesso attraversavano la mia mente. A volte spendevo molto tempo seduto sull’orlo della finestra con le mie gambe penzoloni nel vuoto. Vivevamo al sesto piano di un vecchio edificio. Quando mio padre mi vedeva fare tali cose mi urlava di rientrare in casa. Oltre a tutto ciò, spesso sentivo di voler camminare proprio di fronte alle automobili in movimento o di gettarmi davanti ai treni della metropolitana. A volte quegli impulsi erano così forti che l’intero mio corpo tremava. Mi ricordo che era uno sforzo terribile per me rimanere sobrio e lucido di mente. Non avevo nessun idea di cosa fare e tantomeno i miei genitori. Mi fecero parlare con un rabbino, con insegnanti e consulenti scolastici, ma niente ha mai funzionato.
La Morte di mia madre
Quando avevo quattordici anni, mia madre fu colpita da un cancro e dopo molti mesi morì. Non avevo altri fratelli o sorelle, e così rimanemmo solo io e mio padre. Lui lavorava dieci ore al giorno sei giorni alla settimana. Così noi, spendevamo pochissimo tempo insieme. Per molto tempo, mia madre è stata la mia fonte di stabilita’. Ed ora che lei non c’era piu’ la mia vita era scivolata, ben presto verso il baratro, verso l’abisso. Ero pieno di rabbia quando persi mia madre. Mi sentivo senza speranza ed i miei periodi di depressione divennero sempre piu’ intensi che mai. Io diventai inolte ancora piu’ ribelle ed iniziai a marinare la scuola. Nonostante cio’, mio padre cercò di fare del suo meglio. Riuscì a convincermi a finire le scuole superiori. Il giorno dopo essermi diplomato mi arruolai nell’esercito. Avevo appena compiuto 18 anni da alcune settimane . Mi arruolai, per iniziare una nuova vita e fuggire dai miei problemi. Ma anche nell’esercito ebbi molti problemi esistenziali, comunque riuscii a finire il mio contratto di tre anni.
La forza continuava a possedermi
Uscii dal servizio militare nel 1974 per ricominciare la vita da civile. Tutti gli amici di prima si erano o sposati, o trasferiti da qualche altra parte. Così mi ritrovai a vivere da solo a New York. Nel 1975, comunque, ad una festa incontrai dei ragazzi, dei quali, più tardi venni a sapere del loro pieno coinvolgimento con l’occulto. Sono stato sempre affascinato dalla stregoneria, dal satanismo e dalle cose occulte fin da quando ero un bambino. Mentre crescevo, ho guardato molti film del genere Horror e satanici, uno dei quali Rosemary’s Baby. Quel film in particolare accattivò completamente la mia mente.
Avevo 22 anni e questa forza malvagia continuava ad uscire da me. Dovunque io andassi sembrava esserci sempre un qualcosa o un simbolo che mi dirigeva verso satana. Sentivo come se qualcosa volesse prendere il controllo della mia vita. Iniziai a leggere la Bibbia satanica, scritta da Anton LaVey che ha fondato la chiesa di satana a San Francisco nel 1966. Così iniziai quasi innocentemente a praticare vari rituali ed incantesimi occulti.
Sono completamente convinto che a quel punto, qualcosa di satanico era entrato nella mia mente e che, guardando indietro a tutto ciò che successe dopo, penso di essere stato lentamente, ma inesorabilmente ingannato. Non sapevo che delle cose negative sarebbero state il risultato di tutto questo. Così, attraverso i mesi che passavano, le cose malvagie non mi sembravano più tali. Avevo intrapreso la via della distruzione e non lo sapevo. Forse mi trovavo al punto che ormai non m’importava più di nulla.
L’Orrore ha inizio
Probabilmente avevo oltrepassato quel confine invisibile del non ritorno. Dopo anni di tormento mentale, problemi comportamentali, profonde lotte interiori e le mie ribellioni, divenni il criminale che, in quel momento, sembrava fosse stato scritto nel mio destino. Guardando indietro, è stato un incubo orribile e farei qualsiasi cosa per cancellare tutto ciò che è successo. Sei persone hanno perso la loro vita. Molte altre hanno sofferto per mezzo delle mie mani, e continueranno a soffrire per tutta la loro esistenza. Mi dispiace così tanto per questo . . .
Nel 1978 sono stato condannato a 365 anni consecutivi di carcere, virtualmente significava seppellirmi vivo dietro le mura della prigione. Quando entrai per la prima volta nel carcere fui messo in isolamento. Poi fui mandato in un ospedale Psichiatrico perchè ero stato dichiarato temporaneamente malato di mente. Poi fui mandato in altre prigioni compresa l’infame "Attica ". Quando si é con molti detenuti, la vita in prigione é una lotta. Ho avuto la mia porzione di problemi, guai, e risse. Una volta ho quasi perso la vita quando un altro detenuto mi ha tagliato la gola. Ed ancora dopo tutto ciò – e non lo realizzai se non più tardi – Dio ha avuto le Sue mani amorevoli su di me.
La Speranza stava arrivando
Dopo dieci anni nella prigione con sentimenti di scoraggiamento e senza speranza, un detenuto mi si avvicinò un giorno, mentre camminavo nel cortile della prigione in una fredda sera d’inverno. Si presentò e cominciò a dirmi che Gesù mi amava e voleva perdonarmi. Anche se sapevo che parlava seriamente, ho iniziato a prenderlo in giro perché non credevo che Dio potesse mai perdonarmi o che volesse avere a che fare con me.
Quest’uomo continuò ad insistere e diventammo amici. Lui si chiamava Rick e passeggiavamo insieme nel cortile. Poco a poco lui condivise con me tutta la sua vita, e quello che lui credeva Gesù, avesse fatto per lui. Continuò a ricordarmi che non importava quello che una persona poteva aver fatto, Cristo era pronto a perdonare se quella persona era disposta a lasciare la sua vecchia vita e a mettere piena fede e fiducia in Gesù Cristo, e in ciò che Lui aveva fatto sulla croce morendo per i nostri peccati.
Mi diede un Nuovo Testamento tascabile dei Gedeoni, e mi chiese di leggere i Salmi. Lo feci. Ogni notte ne leggevo uno. E fu così che in quel tempo il Signore cominciò dolcemente e silenziosamente a sciogliere il mio freddo cuore di pietra.
Una nuova vita ha inizio
Una notte, stavo leggendo il Salmo 34. Quando arrivai al sesto versetto, che dice: "Questo afflitto ha gridato, ed il Signore l’ ha esaudito, e l’ha salvato da tutte le sue disgrazie". Fu in quel momento, nel 1987, che iniziai ad aprire il mio cuore davanti a Dio. Tutto sembrò colpirmi in una volta. La colpa di ciò che avevo fatto . . . il disgusto di ciò che ero diventato . . Più tardi, quella stessa notte nella mia fredda cella, mi sono inginocchiato ed ho cominciato a gridare a Gesù Cristo.
Gli dissi che ero stanco e stufo di fare il male. Chiesi a Gesù di perdonare tutti i miei peccati. E spesi un bel pò di tempo sulle mie ginocchia pregando Lui. Quando mi alzai sentii come se una pesantissima, ma invisibile catena che era stata intorno a me, per così tanti anni si fosse spezzata. Una pace m’inondò. Non capii ciò che stava accadendo. Ma nel mio cuore seppi che la mia vita, in qualche maniera, sarebbe stata diversa.
Una decade di libertà
Più di undici anni sono trascorsi da quando parlai per la prima volta al Signore. Così tante belle cose sono accadute nella mia vita, da quando Gesù Cristo mi ha permesso di iniziare un ministerio di evangelizzazione proprio qui in prigione, dove ho ricevuto il premesso dagli ufficiali del carcere di lavorare in una "Unità Speciale di Bisogno" dove sono accolti uomini che hanno vari problemi emotivi ed esistenziali. Posso pregare con loro mentre leggiamo le nostre Bibbie insieme. Ho l’opportunità di mostrare loro molto amore fraterno e compassione.
Ho lavorato come aiutante del cappellano ed ho anche un ministerio di corrispondenza. Inoltre, il Signore ha aperto delle porte per me in modo che io possa condividere con milioni di persone, tramite i programmi TV come "Inside Editing" nel 1993 e "A&E Investigative Reporter" nel 1997, ciò che Lui ha fatto nella mia vita in modo da avvertire gli altri sui pericoli dell’occulto.
Ho anche condiviso la mia testimonianza in molti programmi televisivi cristiani come i "700 Club" nel 1997, e il "Coral Ridge Hour ( Dr. James Kennedy)" nel 1999. Per tutte queste opportunità sono molto grato, e non sento di meritare tutto ciò.
C’è speranza anche per te
Uno dei miei passi preferiti delle scritture è Romani 10:13. Dice: "Poichè chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." Qui è chiaro che Dio non ha favoritismi. Egli non respinge nessuno ma accoglie tutti coloro che lo invocano. So che Dio è un Dio di misericordia e che vuole perdonare. Lui è perfettamente capace di ristorare e guarire le nostre vite rotte e ferite. Ho scoperto attraverso la Bibbia che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati. Lui che era senza peccato. Ha preso il nostro posto su quella croce. Egli sparse il Suo sangue come pieno e completo pagamento che Dio richiedeva per le nostre opere malvagie. La Bibbia dice anche: "Perché tutti hanno peccato e sone privi della gloria di Dio". Romani 3:23 Più avanti dice: "Poiché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Gesù Cristo nostro Signore." Romani 6:23 Questi passi chiariscono che tutti hanno peccato. Si, alcuni come me, hanno peccato più degli altri. Ma tutti hanno fatto cose sbagliate. Quindi, noi tutti dobbiamo fare la decisione di riconoscere i nostri peccati davanti a Dio e pentirci di averli commessi. Noi dobbiamo lasciare il peccato proprio nella stessa misura come crediamo che Cristo era ed è il Figlio di Dio. Tu devi credere che Gesù Cristo morì e fu sepolto, ed il terzo giorno risuscitò vittorioso, poiché la morte non poteva trattenerlo. Chiedi a Cristo di perdonarti. Confessalo come Signore della tua vita e non vergognarti di farlo. Rigettare Cristo e la Sua opera sulla croce significa rigettare l’unico dono perfetto di Dio per la salvezza e la vita eterna.
Ecco la tua opportunità
Amico, ecco la tua opportunità per mettere le cose a posto con Dio. La Bibbia dice: "Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio Lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. Infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa confessione per essere salvati." Romani 10: 9-10 Cosi credi con il tuo cuore che queste parole della Bibbla sono vere. Per favore considera ciò che ti sto dicendo. Ti supplico con tutto il mio cuore di mettere la tua fede in Cristo proprio adesso. Il domani non ti appartiene.
Vedi, non sto condividendo questo messaggio solo per raccontarti una storia interessante. Piuttosto voglio che tu gusti la bontà di Dio verso la mia vita, un uomo che un tempo era un adoratore di satana ed un omicida, per mostrarti che Gesù Cristo significa perdono, speranza e trasformazione.
Ero coinvolto nell’occulto e mi sono bruciato. Sono diventato un killer crudele ed ho gettato via la mia vita proprio come ho distrutto le vite degli altri. Adesso ho scoperto che Cristo è la mia risposta e la mia speranza. Egli ha rotto le catene della confusione mentale e della depressione che mi aveva legato. Oggi ho messo la mia vita nelle sue mani. Avrei voluto solo conoscere Gesù, prima che tutti questi crimini fossero accaduti – in tal modo non sareberro mai accaduti. Dio ti benedica e grazie per aver letto questa storia.
Con Amore in Cristo
David Berkowitz
Marzo 1999
Possa Dio benedire chi legge questo messaggio!
Mi chiamo David Berkowitz e sono un prigioniero che è stato incarcerato nel 1977. Sono stato condannato all'ergastolo. Il mio caso criminale è noto ed è stato chiamato: "The Son of Sam".
Dieci anni dopo, nel 1987, mentre ero in una cella fredda e solitaria, Dio cambiò la mia vita. Ecco la mia storia di speranza. . .
Figlio del Tormento
Fin da quando ero un bambino, la mia vita sembrava essere piena di tormento. Spesso mi accadeva di avere dei collassi, in preda ai quali rotolavo per terra. A volte mentre questo accadeva buttavo giù i mobili che erano in casa. Quando ero in preda a questi attacchi, sentivo come se qualcosa entrasse in me. Mia madre, che ormai è morta da tempo, non aveva nessun controllo su di me. Ero come un animale che distruggeva ogni cosa. Così mio padre era costretto a bloccarmi sul pavimento finchè questi attacchi finivano. Quando frequentavo la scuola pubblica, ero così violento e distruttivo che l’insegnante, arrabbiata così tanto con me, mi prendeva, bloccandomi la testa e mi buttava letteralmente fuori dalla classe.
Mi cacciavo, oltre tutto, in un sacco di risse. A volte iniziavo a gridare senza alcuna ragione. Come conseguenza di tali episodi fu consigliato ai miei genitori, da parte dei responsabili scolastici, di portarmi da uno psicologo, altrimenti sarei stato espulso dalla scuola. Sono dovuto andare da questo psicologo una volta alla settimana per due anni. Nonostante ciò, le terapie non avevano nessun effetto sul mio comportamento. Durante questo periodo della mia vita ero colpito da momenti di profonda depressione. Quando questi sentimenti si impadronivano di me, mi nascondevo sotto il letto per ore. Oppure mi chiudevo a chiave dentro uno sgabuzzino e rimanevo lì seduto nell’ oscurità dalla mattina fino al pomeriggio. Avevo un desiderio morboso delle tenebre e sentivo l’urgenza di allontanarmi dalla gente.
Una forza era all’opera
Occasionalmente questa medesima forza malvagia si impossessava di me nel bel mezzo della notte. Quando ciò accadeva sentivo l’urgenza di alzarmi, di uscire di casa, di andare via. Rientravo a casa entrando dalla scala anti-incendio. I miei genitori non avrebbero mai saputo che ero stato fuori. Ho sempre fatto preoccupare e spaventare i miei, a causa del mio comportamento così strano. A volte passavo intere giornate senza mai parlare con loro. Rimanevo in camera mia, parlando da solo. Loro non riuscivano a raggiungermi neanche con tutto il loro amore. Molte volte li ho visti esplodere in pianto, perchè vedevano quanto ero tormentato.
Combattendo il pensiero del suicidio
Pensieri di suicidio spesso attraversavano la mia mente. A volte spendevo molto tempo seduto sull’orlo della finestra con le mie gambe penzoloni nel vuoto. Vivevamo al sesto piano di un vecchio edificio. Quando mio padre mi vedeva fare tali cose mi urlava di rientrare in casa. Oltre a tutto ciò, spesso sentivo di voler camminare proprio di fronte alle automobili in movimento o di gettarmi davanti ai treni della metropolitana. A volte quegli impulsi erano così forti che l’intero mio corpo tremava. Mi ricordo che era uno sforzo terribile per me rimanere sobrio e lucido di mente. Non avevo nessun idea di cosa fare e tantomeno i miei genitori. Mi fecero parlare con un rabbino, con insegnanti e consulenti scolastici, ma niente ha mai funzionato.
La Morte di mia madre
Quando avevo quattordici anni, mia madre fu colpita da un cancro e dopo molti mesi morì. Non avevo altri fratelli o sorelle, e così rimanemmo solo io e mio padre. Lui lavorava dieci ore al giorno sei giorni alla settimana. Così noi, spendevamo pochissimo tempo insieme. Per molto tempo, mia madre è stata la mia fonte di stabilita’. Ed ora che lei non c’era piu’ la mia vita era scivolata, ben presto verso il baratro, verso l’abisso. Ero pieno di rabbia quando persi mia madre. Mi sentivo senza speranza ed i miei periodi di depressione divennero sempre piu’ intensi che mai. Io diventai inolte ancora piu’ ribelle ed iniziai a marinare la scuola. Nonostante cio’, mio padre cercò di fare del suo meglio. Riuscì a convincermi a finire le scuole superiori. Il giorno dopo essermi diplomato mi arruolai nell’esercito. Avevo appena compiuto 18 anni da alcune settimane . Mi arruolai, per iniziare una nuova vita e fuggire dai miei problemi. Ma anche nell’esercito ebbi molti problemi esistenziali, comunque riuscii a finire il mio contratto di tre anni.
La forza continuava a possedermi
Uscii dal servizio militare nel 1974 per ricominciare la vita da civile. Tutti gli amici di prima si erano o sposati, o trasferiti da qualche altra parte. Così mi ritrovai a vivere da solo a New York. Nel 1975, comunque, ad una festa incontrai dei ragazzi, dei quali, più tardi venni a sapere del loro pieno coinvolgimento con l’occulto. Sono stato sempre affascinato dalla stregoneria, dal satanismo e dalle cose occulte fin da quando ero un bambino. Mentre crescevo, ho guardato molti film del genere Horror e satanici, uno dei quali Rosemary’s Baby. Quel film in particolare accattivò completamente la mia mente.
Avevo 22 anni e questa forza malvagia continuava ad uscire da me. Dovunque io andassi sembrava esserci sempre un qualcosa o un simbolo che mi dirigeva verso satana. Sentivo come se qualcosa volesse prendere il controllo della mia vita. Iniziai a leggere la Bibbia satanica, scritta da Anton LaVey che ha fondato la chiesa di satana a San Francisco nel 1966. Così iniziai quasi innocentemente a praticare vari rituali ed incantesimi occulti.
Sono completamente convinto che a quel punto, qualcosa di satanico era entrato nella mia mente e che, guardando indietro a tutto ciò che successe dopo, penso di essere stato lentamente, ma inesorabilmente ingannato. Non sapevo che delle cose negative sarebbero state il risultato di tutto questo. Così, attraverso i mesi che passavano, le cose malvagie non mi sembravano più tali. Avevo intrapreso la via della distruzione e non lo sapevo. Forse mi trovavo al punto che ormai non m’importava più di nulla.
L’Orrore ha inizio
Probabilmente avevo oltrepassato quel confine invisibile del non ritorno. Dopo anni di tormento mentale, problemi comportamentali, profonde lotte interiori e le mie ribellioni, divenni il criminale che, in quel momento, sembrava fosse stato scritto nel mio destino. Guardando indietro, è stato un incubo orribile e farei qualsiasi cosa per cancellare tutto ciò che è successo. Sei persone hanno perso la loro vita. Molte altre hanno sofferto per mezzo delle mie mani, e continueranno a soffrire per tutta la loro esistenza. Mi dispiace così tanto per questo . . .
Nel 1978 sono stato condannato a 365 anni consecutivi di carcere, virtualmente significava seppellirmi vivo dietro le mura della prigione. Quando entrai per la prima volta nel carcere fui messo in isolamento. Poi fui mandato in un ospedale Psichiatrico perchè ero stato dichiarato temporaneamente malato di mente. Poi fui mandato in altre prigioni compresa l’infame "Attica ". Quando si é con molti detenuti, la vita in prigione é una lotta. Ho avuto la mia porzione di problemi, guai, e risse. Una volta ho quasi perso la vita quando un altro detenuto mi ha tagliato la gola. Ed ancora dopo tutto ciò – e non lo realizzai se non più tardi – Dio ha avuto le Sue mani amorevoli su di me.
La Speranza stava arrivando
Dopo dieci anni nella prigione con sentimenti di scoraggiamento e senza speranza, un detenuto mi si avvicinò un giorno, mentre camminavo nel cortile della prigione in una fredda sera d’inverno. Si presentò e cominciò a dirmi che Gesù mi amava e voleva perdonarmi. Anche se sapevo che parlava seriamente, ho iniziato a prenderlo in giro perché non credevo che Dio potesse mai perdonarmi o che volesse avere a che fare con me.
Quest’uomo continuò ad insistere e diventammo amici. Lui si chiamava Rick e passeggiavamo insieme nel cortile. Poco a poco lui condivise con me tutta la sua vita, e quello che lui credeva Gesù, avesse fatto per lui. Continuò a ricordarmi che non importava quello che una persona poteva aver fatto, Cristo era pronto a perdonare se quella persona era disposta a lasciare la sua vecchia vita e a mettere piena fede e fiducia in Gesù Cristo, e in ciò che Lui aveva fatto sulla croce morendo per i nostri peccati.
Mi diede un Nuovo Testamento tascabile dei Gedeoni, e mi chiese di leggere i Salmi. Lo feci. Ogni notte ne leggevo uno. E fu così che in quel tempo il Signore cominciò dolcemente e silenziosamente a sciogliere il mio freddo cuore di pietra.
Una nuova vita ha inizio
Una notte, stavo leggendo il Salmo 34. Quando arrivai al sesto versetto, che dice: "Questo afflitto ha gridato, ed il Signore l’ ha esaudito, e l’ha salvato da tutte le sue disgrazie". Fu in quel momento, nel 1987, che iniziai ad aprire il mio cuore davanti a Dio. Tutto sembrò colpirmi in una volta. La colpa di ciò che avevo fatto . . . il disgusto di ciò che ero diventato . . Più tardi, quella stessa notte nella mia fredda cella, mi sono inginocchiato ed ho cominciato a gridare a Gesù Cristo.
Gli dissi che ero stanco e stufo di fare il male. Chiesi a Gesù di perdonare tutti i miei peccati. E spesi un bel pò di tempo sulle mie ginocchia pregando Lui. Quando mi alzai sentii come se una pesantissima, ma invisibile catena che era stata intorno a me, per così tanti anni si fosse spezzata. Una pace m’inondò. Non capii ciò che stava accadendo. Ma nel mio cuore seppi che la mia vita, in qualche maniera, sarebbe stata diversa.
Una decade di libertà
Più di undici anni sono trascorsi da quando parlai per la prima volta al Signore. Così tante belle cose sono accadute nella mia vita, da quando Gesù Cristo mi ha permesso di iniziare un ministerio di evangelizzazione proprio qui in prigione, dove ho ricevuto il premesso dagli ufficiali del carcere di lavorare in una "Unità Speciale di Bisogno" dove sono accolti uomini che hanno vari problemi emotivi ed esistenziali. Posso pregare con loro mentre leggiamo le nostre Bibbie insieme. Ho l’opportunità di mostrare loro molto amore fraterno e compassione.
Ho lavorato come aiutante del cappellano ed ho anche un ministerio di corrispondenza. Inoltre, il Signore ha aperto delle porte per me in modo che io possa condividere con milioni di persone, tramite i programmi TV come "Inside Editing" nel 1993 e "A&E Investigative Reporter" nel 1997, ciò che Lui ha fatto nella mia vita in modo da avvertire gli altri sui pericoli dell’occulto.
Ho anche condiviso la mia testimonianza in molti programmi televisivi cristiani come i "700 Club" nel 1997, e il "Coral Ridge Hour ( Dr. James Kennedy)" nel 1999. Per tutte queste opportunità sono molto grato, e non sento di meritare tutto ciò.
C’è speranza anche per te
Uno dei miei passi preferiti delle scritture è Romani 10:13. Dice: "Poichè chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." Qui è chiaro che Dio non ha favoritismi. Egli non respinge nessuno ma accoglie tutti coloro che lo invocano. So che Dio è un Dio di misericordia e che vuole perdonare. Lui è perfettamente capace di ristorare e guarire le nostre vite rotte e ferite. Ho scoperto attraverso la Bibbia che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati. Lui che era senza peccato. Ha preso il nostro posto su quella croce. Egli sparse il Suo sangue come pieno e completo pagamento che Dio richiedeva per le nostre opere malvagie. La Bibbia dice anche: "Perché tutti hanno peccato e sone privi della gloria di Dio". Romani 3:23 Più avanti dice: "Poiché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Gesù Cristo nostro Signore." Romani 6:23 Questi passi chiariscono che tutti hanno peccato. Si, alcuni come me, hanno peccato più degli altri. Ma tutti hanno fatto cose sbagliate. Quindi, noi tutti dobbiamo fare la decisione di riconoscere i nostri peccati davanti a Dio e pentirci di averli commessi. Noi dobbiamo lasciare il peccato proprio nella stessa misura come crediamo che Cristo era ed è il Figlio di Dio. Tu devi credere che Gesù Cristo morì e fu sepolto, ed il terzo giorno risuscitò vittorioso, poiché la morte non poteva trattenerlo. Chiedi a Cristo di perdonarti. Confessalo come Signore della tua vita e non vergognarti di farlo. Rigettare Cristo e la Sua opera sulla croce significa rigettare l’unico dono perfetto di Dio per la salvezza e la vita eterna.
Ecco la tua opportunità
Amico, ecco la tua opportunità per mettere le cose a posto con Dio. La Bibbia dice: "Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio Lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. Infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa confessione per essere salvati." Romani 10: 9-10 Cosi credi con il tuo cuore che queste parole della Bibbla sono vere. Per favore considera ciò che ti sto dicendo. Ti supplico con tutto il mio cuore di mettere la tua fede in Cristo proprio adesso. Il domani non ti appartiene.
Vedi, non sto condividendo questo messaggio solo per raccontarti una storia interessante. Piuttosto voglio che tu gusti la bontà di Dio verso la mia vita, un uomo che un tempo era un adoratore di satana ed un omicida, per mostrarti che Gesù Cristo significa perdono, speranza e trasformazione.
Ero coinvolto nell’occulto e mi sono bruciato. Sono diventato un killer crudele ed ho gettato via la mia vita proprio come ho distrutto le vite degli altri. Adesso ho scoperto che Cristo è la mia risposta e la mia speranza. Egli ha rotto le catene della confusione mentale e della depressione che mi aveva legato. Oggi ho messo la mia vita nelle sue mani. Avrei voluto solo conoscere Gesù, prima che tutti questi crimini fossero accaduti – in tal modo non sareberro mai accaduti. Dio ti benedica e grazie per aver letto questa storia.
Con Amore in Cristo
David Berkowitz
Marzo 1999